Conto Termico 3.0
- bellamacinateresa
- 6 nov
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Aggiornamento: 18 nov
Il Conto Termico 3.0, disciplinato dal DM 7 agosto 2025, prevede incentivi per interventi finalizzati all’incremento dell’efficienza energetica e alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili negli edifici, con soggetti beneficiari sia pubblici che privati. Per gli edifici privati, l’incentivo può coprire fino al 65% delle spese ammissibili, mentre per gli edifici pubblici, in specifiche condizioni, è possibile ottenere una copertura fino al 100% delle spese. Tale deroga riguarda edifici comunali con meno di 15.000 abitanti, scuole pubbliche, ospedali e strutture sanitarie pubbliche, comprese quelle residenziali e di assistenza.
Le spese ammissibili includono costi per la realizzazione degli interventi, prestazioni professionali connesse, diagnosi energetiche e redazione di attestati di prestazione energetica. I massimali dell’incentivo sono determinati in base a unità di superficie per gli interventi di efficienza energetica e a formule legate alla produzione di energia termica per gli impianti sostitutivi di climatizzazione invernale, come indicato nell’Allegato 2 del decreto.
Se più interventi incentivati sono realizzati contemporaneamente (ad esempio isolamento dell’involucro, sostituzione serramenti e installazione di pompe di calore), l’ammontare complessivo dell’incentivo è dato dalla somma dei singoli incentivi, nel rispetto dei limiti massimi previsti (65% o 100% delle spese ammissibili).
Per gli enti pubblici, l’incentivo può essere cumulato con altri finanziamenti o incentivi pubblici, consentendo di coprire fino al 100% delle spese complessive. Al contrario, per gli edifici privati, è previsto il divieto di cumulo con altri incentivi statali, salvo fondi di garanzia, fondi di rotazione o contributi in conto interesse, e non sono previste deroghe al tetto del 65%.
In sintesi, il Conto Termico 3.0 incentiva la riqualificazione energetica e la produzione termica da fonti rinnovabili, con limiti differenziati: massimo 65% per privati, massimo 100% per pubblici in specifiche condizioni, e con regole chiare su cumulabilità, spese ammissibili e determinazione dei massimali, garantendo una copertura a fondo perduto per gli interventi pubblici e incentivando l’efficienza energetica in tutti gli edifici.


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